IL SENTIERO DELLE PAROLE D’ALTRI TEMPI vi accompagnerà lungo la Via Baiana fino all’aula didattica all’aperto dedicata al mondo della Castagna.

 

Il valore della memoria risiede non solo nel ricordo di ciò che è stato, ma anche nella conservazione di una lingua che rischia di dissolversi nel tempo. Le parole che troverete lungo questo sentiero appartengono a un dialetto locale ormai quasi dimenticato, testimonianza di un passato che vive ancora nei suoni e nei lemmi tramandati da generazioni, anche in antichi proverbi e modi di dire.

Queste parole, che un tempo descrivevano attrezzi di uso comune, faccende domestiche, malattie, tratti caratteriali e, in particolar modo, gli antichi mestieri sono finestre aperte su una vita quotidiana di qualche decennio fa, profondamente diversa da quella attuale.

Un mondo in cui ogni oggetto o gesto aveva un nome specifico, spesso intraducibile nell’italiano moderno e strettamente legato alla cultura e al territorio di appartenenza.

Oggi, molti dei mestieri e delle realtà descritte non esistono più, e con essi rischiano di perdersi anche le parole che li definivano. Tuttavia, conservare e riscoprire questi termini significa mantenere vivo il legame con le nostre radici e comprendere come il passato influenzi ancora, in maniera sottile e a volte invisibile, il presente.

 

Il sentiero “Le parole d’altri tempi” è stato realizzato ispirandosi al prezioso lavoro di Alberto Nesi, e ai suoi testi: “Profumi d’altri tempi” ed. Pantagruel Pistoia e “Il nuovo beccacendere” Pistoia MMX